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Brunello Cucinelli verso un 2021 a +15%
News
Edition 98
08.10.2020
La società, che nel primo semestre ha subito le conseguenze della pandemia con una perdita netta di 47,7 milioni a fronte di un turnover di 205 milioni (-29,6%), vede una ripresa dei ricavi già nel secondo trimestre per chiudere l'anno con un contenuto -10%

Un anno di passaggio che porterà a “un tempo nuovo”. È così che Brunello Cucinelli descrive il 2020. Esercizio fortemente impattato dalle pandemia di covid-19 nel primo semestre, di cui ieri la casa di moda ha presentato il bilancio completo della redditività, ma che dall'1 luglio sta già mostrando i segnali di una “significativa inversione di marcia”. Inversione che porterà a un 2021 di riequilibrio, con un ritorno alla crescita stimato dei ricavi nell'ordine del 15%.

«Essendo arrivati a fine agosto, possiamo pensare che questa tendenza ci dovrebbe portare un fatturato in crescita rispetto all’anno passato sia per il terzo trimestre, che per il quarto, immaginando quindi un 2020 con un leggero calo di fatturato intorno al 10%», ha sottolineato Brunello Cucinelli, presidente esecutivo della società. «Le collezioni primavera-estate 21 stanno riscuotendo un particolare successo e la conseguente “forte” raccolta ordini ci fa pensare a un bel 2021 con un fatturato in crescita intorno al 15% e queste considerazioni ci portano a definirlo “anno del riequilibrio”».


Nello specifico, i ricavi netti del periodo si sono attestati a 205,1 milioni di euro, in flessione del 29,6% a cambi correnti e di un -29,8% a cambi costanti. L’ebitda normalizzato (che sterilizza gli effetti contabili dell’applicazione del principio Ifrs 16 e dell’accantonamento straordinario di 30 milioni di euro relativo al nuovo progetto Brunello Cucinelli for humanity per la destinazione dei capi di abbigliamento in sovrappiù che si sono generati a causa della situazione emergenziale da covid-19 e della conseguente interruzione temporanea delle vendite) è pari a 14,1 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi del -6,8%, l’ebit normalizzato si attesta a -29,8 milioni, con incidenza sui ricavi pari al -14,5% mentre l’utile netto normalizzato è di -25,8 milioni, con incidenza su ricavi del -12,5%. L’utile netto è negativo per -47,7 milioni. Nel periodo in questione, la società ha realizzato investimenti per 22,4 milioni di euro, in linea con la progettazione triennale per mantenere il programma a sostegno del brand, della produzione e della presenza esclusiva sui mercati. L’indebitamento finanziario netto caratteristico è pari invece a 136,5 milioni di euro.

"Ad oggi possiamo dire di aver condotto l’azienda verso una spiaggia più sicura e aver trasmesso ai nostri stimati dipendenti la sicurezza fisica nel lavoro e la sicurezza di aver lavoro. In tutta l’azienda è ancora più forte la consapevolezza di dover essere rapidi, flessibili, concreti, coraggiosi, avendo metabolizzato il convivere con il virus che può evolvere ogni giorno. Ad oggi l’azienda è in pieno funzionamento con i suoi 2024 dipendenti (come era in febbraio prima della pandemia) tutti al lavoro fisicamente, con test Covid effettuati ogni 15 giorni; progetto questo che terminerà con la fine della pandemia", si legge nel comunicato.

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