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Social network, nuova frontiera dello shopping di moda
News
Edition 98
30.07.2020
I colossi del digitale diventano canali di vendita per i brand, strumenti per fare business e storytelling. Dagli shop di Facebook a Instagram, che sta studiando le potenzialità dell'intelligenza artificiale, a Google che sta lavorando a un piano per le pmi fino a YouTube, protagonista nei livestreaming degli show

Fare shopping tramite i social network non è mai stato così di moda. La grande rivoluzione digitale per i fashion player è già iniziata da tempo, ma il processo ha preso un'ulteriore accelerazione nell'ultimo periodo in seguito all'emergenza sanitaria. Ad entrare in scena infatti sono stati i colossi informatici, che hanno dato vita a diversi progetti per rispondere alle aziende in difficoltà economica e a un cliente che ha sempre più necessità di essere assistito sia emozionalmente sia dall'intelligenza artificiale.
 

La conferma arriva anche dalla società di consulenza Deloitte, secondo la quale durante il lockdown il 41% dei consumatori ha acquistato abbigliamento tramite il digital, confermando quindi l'adattamento al cambio di canale. "Dallo scoppio della pandemia i social sono stati sempre più efficienti e utili indicatori delle percezioni delle persone nei confronti dei brand del lusso. Ciò ha permesso alle aziende la costruzione di una comunicazione costruttiva nel momento in cui era fondamentale la vicinanza al prossimo. Per questo nei prossimi mesi sarà necessario mantenere esclusività ed esperienze di alto profilo nel mondo del lusso", ha spiegato a MFF Giovanni Faccioli, North and South Europe fashion & luxury leader, partner Deloitte. "Il lockdown è stato un acceleratore dell'adozione del canale online per lo shopping. La praticità e comodità che lo caratterizzano è ormai parte integrante delle nostre vite e pochi vi rinunceranno, tuttavia il negozio fisico non verrà del tutto sostituito", ha poi aggiunto Patrizia Arienti, consumer industry leader, partner Deloitte.


Ernesto Lanzillo, responsabile Deloitte Private, ha poi sottolineato la necessità di un supporto immediato da parte del Governo: "Le Pmi sono le più esposte al rischio di non stare al passo con la digitalizzazione, in quanto gli investimenti a essa connessa non sono prioritari quali altri per la sopravvivenza operativa. Il ruolo del Governo nel rendere tempestivamente disponibili misure di supporto previste dal decreto Rilancio è fondamentale per evitare un impoverimento della intera filiera". Iniziative di aiuto in questa direzione arrivano dagli shop di Facebook, vetrine virtuali gratuite che danno la possibilità a qualsiasi imprenditore, indipendentemente dalla dimensione dell'impresa o dal budget, di portare le propria attività online. Le aziende possono scegliere i prodotti da inserire nel loro catalogo e personalizzare il look and feel del negozio con un'immagine di copertina e colori (vedere MFF del 21 maggio).

 

E sempre più progetti sono vicino al comparto creativo. Basti pensare alla nascita dei playbook di Instagram, piattaforma del gruppo Facebook, per guidare i brand nella creazione di una fashion week virtuale. Tra i tips, ci sono per esempio le stories customizzate o le interviste speciali nei backstage per la Igtv (vedere MFF del 28 maggio). Eva Chen, responsabile fashion partnerships Instagram ha commentato: "Sappiamo che le collezioni oggi hanno un approccio sempre più veloce, quindi abbiamo analizzato come portare un evento dalla vita a Instagram e relazionarlo con la community". Evita Barra, sector lead auto and luxury di Facebook e Instagram, ha poi evidenziato a MFF l'obiettivo di un futuro integrabile: "Al momento stiamo lavorando su come trasformare il modo di fare shopping con soluzioni di intelligenza artificiale. Le aziende potranno fornire un assistente virtuale e rappresentazione in 3D dei capi o suggerire i trend del momento a un consumatore, che sceglierà in questo modo al meglio».


La tecnologia di Youtube sta poi correndo nell'engagement: amFAR ha organizzato sul canale il primo virtual fashion show con Carine RoitfeldAnna Wintour la premiere del Met gala, mentre l'Hub Fashion ha permesso a venti griffe di trasmettere in live streaming i propri show da New York, Londra, Milano e Parigi. Secondo Francesca Mortari, director Youtube Southern Europe, il nuovo sforzo di YouTube sarà aiutare i marchi a sviluppare una strategia di materiali su misura, capaci di sfruttare le funzionalità gratuite come streaming live e Premier. Una spinta nel business per le piccole e medie imprese arriva anche dal programma Grow with Google. Manifattura Laniera si è sviluppata in nuovi mercati, Motivi ha migliorato l'offerta commerciale, il calzaturificio Lemco ha stretto liaison nell'internazionale. E se Google Cloud e Stella McCartney hanno firmato un progetto pilota nato per l'impatto ambientale nel fashion, da Patrizia Pepe, grazie a Google G Suite e Google Meet, è possibile fissare un appuntamento con un assistente di vendita anche da casa. Da non dimenticare lo show evento f-w 2020/21 di Versace, realizzato in collaborazione con Google, che riaccese i riflettori sull'iconico jungle dress indossato da Jennifer Lopez. «Il digitale può fornire un aiuto concreto per garantire la continuità del business, scoprire nuovi mercati, collaborare tra sedi distanti, diversificare il network di vendita», ha concluso Alberto Frasarin, country director di Google customer solutions.


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