Buyers Select:
João Pedro de Vasconcelos
Wrong Weather
Editoriale
Edizione 101
28.12.2021
Buyers Select ti porta dietro le quinte dei migliori store per farti incontrare le persone che scelgono cosa indosserai questa stagione.

Wrong Weather è più un'esperienza visiva che un negozio. Da quando ha aperto nel 2009, il fondatore e CEO João Pedro de Vasconcelos ha trasformato il negozio multimarca di Porto nella destinazione menswear per eccellenza della città portoghese.

 
Negli ultimi dodici anni, Wrong Weather si è posizionato tra le avanguardie della moda contemporanea grazie alla sua selezione di marchi di lusso internazionali: Jil Sander, Ambush, Off-White, A-Cold-Wall*, Ader Error e Raf Simons, solo per citarne alcuni — e giovani designer emergenti. Tutti questi nomi sono raccolti all'interno di un negozio che pone l’accento tanto sulla cura degli spazi quanto sui capi esposti all’interno. Così, Wrong Weather è anche una galleria, che ospita opere di alcuni degli artisti più interessanti del nostro tempo.
Abbiamo incontrato Vasconcelos prima della sua visita a Pitti Uomo per saperne di più sul suo processo di selezione e sul suo approccio estetico. Ecco cosa ci ha detto.

Quali principi estetici segui per la selezione per Wrong Weather?

L'estetica è un risultato, non il punto di partenza. Non c'è un'estetica predefinita per me. La moda è cambiamento; una proiezione del movimento culturale contemporaneo. Con le trasformazioni sociali cambiano, ovviamente, anche i gusti individuali. Si evolvono. È un processo che avviene in tempo reale e ci sono molti sottogeneri all’interno di questo panorama: alle persone piace identificarsi con un gruppo o una comunità e questo aggiunge complessità. Anche la società è complessa. Quando seleziono, cerco di raggiungere una linea ideale che tenga insieme i vari pezzi.
Quali tendenze hanno avuto più successo con i clienti la scorsa stagione?

La scorsa stagione è stata all'insegna del comfort. Questa stagione il consumatore cerca anche capi che si facciano notare.
Cosa speri di trovare a Pitti quest'anno? Cosa cercherai?

Un ritorno al contatto. Mi manca l'interazione umana. Ho passato troppo tempo lontano dai colleghi, dagli show e dai lanci. L'esperienza culturale che Pitti porta è sempre eccezionale.

Quale credi sia l'aspetto più interessante dell'abbigliamento maschile di oggi?

La fluidità. Gli uomini si stanno riposizionando nella società. È un nuovo movimento sociale. Alcune barriere sono state abbattute, quindi si è disposti a sperimentare di più. È davvero entusiasmante vedere questo cambiamento.
Cosa ti piacerebbe vedere di più/cosa pensi manchi nel menswear contemporaneo?

Quello che manca, non solo nell'abbigliamento maschile ma in tutto il settore, è la sostenibilità. Dovremmo sentirci tutti responsabili per la nostra impronta ambientale e non solo fingere che sia importante. Dobbiamo cambiare adesso. Non mi sembra stia accadendo. Bisogna partire dai top brand per un cambiamento profondo. In Wrong Weather, siamo molto consapevoli della nostra impronta e abbiamo apportato diverse modifiche al nostro modo di lavorare. È un work in process.

 
Che vestiti porti a Pitti? Raccontaci la tua valigia.

Viaggio molto leggero, ho questo modo di viaggiare. Per me, less is more. Mi aiuta anche fare i bagagli il giorno prima, così è meno stressante.

Qual è il capo a cui non rinunceresti mai? Perché?

Una borsa. Ne hai bisogno!


 
Cosa rende speciale, secondo te, la Pitti experience?

L'industria della moda globale si ritrova in un unico posto. Nella bella Firenze, con la sua cultura. L'arte italiana dell'accoglienza.