Pitti Predicts:
Joyful Dressing
Editoriale
Edizione 102
07.06.2022
Pitti Predicts è il nostro filo diretto con l’Instagram archivist Samutaro, che ci racconta le tendenze di Pitti Uomo 102 e i trend del futuro da tenere d’occhio.

L'industria della moda si prepara a incontrarsi di nuovo all'edizione di giugno di Pitti Uomo 102, e la normalità sembra molto più vicina di 12 mesi fa. Il ritorno alla vita sociale durante le ultime fasi della pandemia ha fatto emergere un ottimismo condiviso che lascia ben sperare. Questo stato d'animo sicuramente si riflette sulle passerelle delle ultime stagioni, con collezioni che hanno puntato su colori vivaci e abiti pieni di gioia, tracciando le direzioni da seguire per uscire dallo stato di immobilità in cui eravamo precipitati. 

Tra i trend di punta della nuova stagione troviamo il rosa fucsia di Valentino, che Pierpaolo Piccioli ha adottato come strategia cromatica estrema per gli 81 look della A/I 22 apparsi in passerella, immersi in un set anch’esso fucsia. Simon Porte Jacquemus ha invece traghettato il pubblico sulle rive assolate delle Hawaii per la P/E 22, dove modelle vestite dalla testa ai piedi di colori sgargianti hanno solcato la passerella color cobalto stagliata lungo la spiaggia dei Moli'i Gardens, a nord di Oahu.
Dopo quasi un anno passato chiusi in casa, non sorprende che in molti non vedano l’ora di mettere via la tuta e tirare fuori capi capaci di donare il buonumore. Una delle tendenze più significative del momento è quella del "Dopamine Dressing", basata sulla teoria secondo cui la scelta dei vestiti giusti può contribuire alla felicità di chi li indossa.

In un articolo a tema, GQ cita una ricerca del 2015 della California State University, Northridge e della Columbia University secondo cui i vestiti possono influenzare direttamente il nostro modo di pensare. Lo studio, che ha compreso cinque diversi esperimenti, ha scoperto che l’abbigliamento può influenzare il nostro modo di prendere decisioni.
La psicologa di moda Dawnn Karen, autrice del libro Dress Your Best Life, sostiene questa teoria. Su Instagram, ha scritto: "Vestirsi per migliorare l’umore, il cosiddetto “dopamine dressing”, significa semplicemente selezionare abiti che contribuiscono alla felicità, migliorano l’umore e ti fanno sentire meglio, più forte, più sicuro o più indipendente". Tutto questo è dovuto al rilascio di dopamina nel cervello.

Ovviamente, nell’ultimo anno, c’è stata un’esplosione di colori vivaci su tutti i social, a testimonianza di quante persone abbiano deciso di vestirsi celebrando la gioia, a dispetto della pandemia e dei suoi effetti sul benessere delle persone. Pinterest ha previsto che il "Dopamine Dressing” sarà il più grande trend moda del 2022, riportando che frasi come "rainbow dress women", "fuchsia outfit” e “vibrant outfits” siano le più cercate dalla Gen Z. Il ritorno di eventi come le fashion week, i matrimoni e i festival di musica non hanno fatto altro che amplificare la tendenza: basta guardare i look di Pitti Uomo 101 per vederne gli effetti sullo street style. 
Il successo dei toni vivaci capaci di stimolare la produzione di dopamina non solo nei capi estivi ma anche autunnali, sta costringendo i retailer a far ruotare più rapidamente le collezioni in negozio. "Abbiamo appena acquistato capi dalle collezioni resort e pre-spring, nelle quali la tendenza è ancora molto presente", ha detto Page a Vogue Business. "Prevediamo che il ‘dopamine dressing’ non scomparirà".

Questo trend ha dato nuova vita a segmenti del guardaroba maschile come maglieria, capispalla e abiti sartoriali, che in passato si presentavano per lo più in palette neutre. A Pitti Uomo 101, il brand italiano Amaranto ha proposto maglioni, cardigan e accessori in mohair in vivaci toni di rosa, arancio e giallo neon, mentre Pintorie e Phillip Huang hanno sperimentato con la tintura vegetale per una proposta di tendenza responsabile.
Un altro nome da non perdere in fiera è Manuel Ritz, brand italiano che punta a stimolare il buonumore impreziosendo i classici dello stile preppy con colori pop e hyper texture. La collezione A/I 22 presentava tonalità allegre come il "Gen Z green" (gemello del millennial pink), giallo limone, arancione e magenta su silhouette che andavano dal cappotto in shearling a blocchi di colore alle camicie a quadri, alle giacche varsity e ai piumini. È questa intelligente fusione di colori e trend a più ampio respiro che sta dimostrando che il movimento del “dopamine dressing” non è solo una reazione temporanea alla pandemia, ma una tendenza redditizia che durerà ancora a lungo.
La passione della Gen-Z per la moda degli anni 2000 che si è palesata ovunque nelle ultime stagioni, in particolare nelle linee più giovanili del menswear, e il dopamine dressing hanno fornito ai designer una nuova chiave di lettura di quell’epoca. Heaven di Marc Jacobs ha sfornato una serie di stampe ispirate ai 2000 nella sua collezione P/E 22, presentata indosso ai musicisti Yung Lean e Steve Lacy, mentre a Pitti si trovano giovani designer come Mod Wave Movement capaci di catturare l’attenzione con le loro stampe ispirate allo stile di inizio millennio. 
Sebbene il dopamine dressing possa sembrare prerogativa di un pubblico giovane, è in realtà una tendenza che trascende l'età. "La premessa del dopamine dressing è che ciò che indossiamo fa la differenza nel modo in cui ci sentiamo e veniamo percepiti, il che, a sua volta, può aumentare la nostra fiducia in noi stessi e il nostro benessere", dice Namrata Kedar di GQ. “Si tratta di imparare a vestirsi dall’esterno all’interno: ciò che indossi può influenzare il modo in cui ti senti. È in parte moda e in parte consapevolezza”.


Il marchio italiano Pierre-Louis Mascia, presente anche a Pitti Uomo, è riuscito a trovare il perfetto equilibrio tra eleganza e design giovane. Il suo impareggiabile talento nel mescolare e abbinare colori e motivi tradizionali nei pantaloni a gamba larga e nelle camicie di seta patchwork regala quell’effetto drammatico che ti aspetti di vedere in giro per la Fortezza. Quello che lui stesso definisce un "classico imprevedibile".
Sebbene il colore abbia un ruolo importante per l'impatto psicologico del Dopamine Dressing, c’è molto di più oltre ai motivi e tessuti vivaci. Anche texture e modelli possono migliorare l'umore. "Ciò che indossiamo influenza così tanto il modo in cui ci sentiamo che può distorcere e determinare i nostri pensieri e giudizi", afferma la psicologa Karen Pine nel suo libro Mind What You Wear: The Psychology of Fashion.


I ricercatori la chiamano "enclothed cognition" ovvero i meccanismi per cui i nostri vestiti possono assumere un significato simbolico che influisce sulla mente e le prestazioni. Per alcuni, il comfort a cui si sono aggrappati durante i momenti più duri del lockdown conserva ricordi positivi che trascendono il ritorno ai normali contesti sociali. Alla fine si tratta di indossare ciò che ti fa sentire a tuo agio. La cosa più importante è divertirsi con l’abbigliamento.
 
Questo desiderio di vestire comodo è stato fondamentale per la rivista 032c, che ha collaborato con Sloggi per una capsule collection di felpe sofisticate in fantastiche palette di nude. I temi di gioia sono stati presentati in una lussuosa installazione a Pitti Uomo, in un allestimento ad hoc ispirata a un “fortino di cuscini” che ha ospitato il debutto della collezione. Circondato da superfici riflettenti, questo tempio di morbidezza è stato sia un rifugio funzionale che una rappresentazione giocosa dell'idea di supporto flessibile che da sempre caratterizza il brand sloggi e l’approccio concettuale di 032c Ready To Wear alla collaborazione.
Quindi, con la stagione S/S 23 alle porte, cosa aspettarsi dal Dopamine Dressing al prossimo Pitti Uomo? Se le attuali micro tendenze su TikTok (#clowncore o #kidcore, ad esempio) sono indicative di qualcosa, è ragionevole pensare che in Fortezza spiccherà una forte espressione personale e massimalista. Questa spinta verso l’individualità è evidente nell'apertura di un vintage supermarket all’interno della fiera, che consentirà ai visitatori di scoprire capi di seconda mano insieme alle collezioni di stagione per un'estetica più eclettica. Più di ogni altra cosa, il trionfale ritorno al famoso cortile di Pitti Uomo sarà sufficiente per accogliere a braccia aperte uno stile audace e colorato, che celebri con l’estetica un ritorno molto positivo.


Words Samutaro
Pictures Julien Tell

 
I brand citati su Pitti Connect: