Buyers Select:
David Fishbein
The Optimist LA
Editoriale
Edizione 101
26.11.2021
Buyers Select ti porta dietro le quinte dei migliori store per farti incontrare le persone che scelgono cosa indosserai questa stagione.

David Fishbein e Joseph Miller non hanno studiato formalmente nella moda, ma questo non li ha fermati dal lanciare The Optimist a Los Angeles. Nel 2018, i due erano alla ricerca di un nuovo negozio multimarca di menswear da aprire nel loro centro commerciale, Platform. Non essendo riusciti a trovarne uno che rispondesse alla loro visione, lo hanno creato loro stessi.
A tre anni da allora, The Optimist è cresciuto fino a diventare uno dei più interessanti riferimenti per la moda uomo di Los Angeles, grazie alla sua eccellente selezione di designer indipendenti da tutto il mondo. Piuttosto che farsi travolgere da griffe e logomanie, The Optimist si concentra sullo scouting di talenti segreti, trasformando ogni visita al negozio nella scoperta di uno scrigno del tesoro.
Per saperne di più su The Optimist e sul suo processo di selezione, ci siamo messi in contatto con il co-fondatore Fishbein prima della sua visita a Pitti Uomo, quest’anno. Ecco cosa ci ha raccontato.

Come descriveresti l'estetica di The Optimist?

L'estetica di The Optimist si concentra sullo stile piuttosto che sulla tendenza. Selezioniamo capi che vadano bene nel guardaroba dei nostri clienti oggi come tra 10 anni. Ci concentriamo su vestibilità, qualità e dettagli e ci teniamo alla larga da loghi, scritte e prodotti con un branding eccessivo. Ci piacciono molto i motivi a stampa e i tessuti/le trame interessanti.
 
Quali tendenze/stili piacciono di più ai vostri clienti?

Ai nostri clienti piacciono molto i pantaloni sartoriali con motivi/tessuti particolari: una riga divertente o un materiale interessante come il tencel o il crêpe vanno forte. Anche una camicia casual che si fa notare, da abbinare a outfit più o meno eleganti. Un colletto un po’ camp con un pattern o una stampa per un’opzione formale o una manica lunga di lino; i nostri clienti apprezzano il lino tutto l'anno.


 
Cosa speri di trovare a Pitti quest'anno? Che cosa cercherai?

Mi piace molto venire a Pitti perché trovo designer/brand che nessuno ha negli Stati Uniti. Abbiamo una serie di marchi esclusivi a The Optimist, tutti trovati a Pitti. Spero di trovare nuovi brand da introdurre in negozio e far crescere le relazioni con le realtà con cui già trattiamo.

Quali sono i designer/brand che non vedi l'ora di trovare a Pitti questa stagione? E perché?

Sunhouse è stata una delle scoperte più interessanti fatte a Pitti. I loro tessuti e le loro bellissime maglie sono sempre incredibili da vedere e continuano a innovarsi stagione dopo stagione.


 
Cosa trovi più interessante del menswear oggi?

Mi piace molto il fatto che gli uomini siano più coraggiosi nel vestire. Si prendono qualche rischio in più nella moda e provano silhouette, colori e materiali che magari non avrebbero indossato in passato.

Cosa vorresti vedere di più/cosa pensi manchi nel menswear contemporaneo?

Mi piacerebbe vedere più marchi osare un po’ nella scelta dei materiali. Molti vanno sul sicuro e creano le stesse felpe, magliette, ecc. con pochissime differenze da un brand all’altro. Penso che molti dei marchi italiani che vedo a Pitti si distinguono proprio per i nuovi tessuti e i materiali che usano, che sono davvero originali e rendono modelli e silhouette semplici infinitamente più interessanti.
Che cosa porti con te a Pitti?  Guidaci alla scoperta della tua valigia.

In realtà non pianifico in maniera strategica cosa portare a Pitti. Sono uno che fa sempre le valige all’ultimo. In generale, cerco di trovare delle giacche/maglioni di grande effetto che prendo da The Optimist per il Pitti di gennaio, e porto dei bei pantaloni e jeans cropped con un paio di sneaker e stivali. Una volta arrivato in Italia mi chiedo cosa mi va di indossare per la giornata. Non pianifico mai gli outfit in anticipo, quindi, probabilmente, finisco per mettere in valigia più di quanto dovrei, e mi ritrovo con molte opzioni.

Qual è il tuo pezzo irrinunciabile?  E perché?

Un paio di sneaker Common Project bianche traforate rendono ogni outfit casual, ma sofisticato.

 
Cosa rende Pitti un'esperienza speciale per te?

Il posto è fantastico. Tutte le costruzioni e gli edifici storici rendono l'intera esperienza super speciale. È come venire trasportati in un mondo magico. Il people-watching, poi, è superiore. Mi fisso sempre a guardare le persone che cercano disperatamente di vestirsi in modo da essere fotografate alla fiera. È davvero incredibile da vedere!