Special Guest
Random Identities, il primo progetto indipendente di Stefano Pilati, è Special Guest di Pitti Uomo 97.
a nuova collezione del brand, lanciato online dal designer nel 2017, è stata protagonista di una speciale sfilata-evento – la prima dal vivo, per il marchio – alla Stazione Leopolda di Firenze, giovedì 9 gennaio.
Su di una passerella di luce, si sono susseguiti look ready-to-wear concepiti espressamente per l’era digitale e in diretto contrasto con quello che Pilati definisce un “massimalismo dirompente”.
“Oggi il vero lusso è il tempo; io non voglio sprecare il mio per rispondere ad ansie istituzionalizzate. Preferirei fermarmi e farlo evolvere in modo diverso”, fa sapere il designer.
Random Identities è la sua risposta, segnata da un atteggiamento fluido e versatile, all'esigenza di definirsi senza etichettarsi. Una collezione che parla da sola, secondo una visione originale che coniuga grande esperienza e conoscenza del design, della sartoria e della silhouette.
“Presentare in anteprima a Pitti Uomo il nuovo progetto di Stefano Pilati, Random Identities, è anzitutto un grande piacere – dice Lapo Cianchi, direttore comunicazione ed eventi di Pitti Immagine – e il naturale, atteso, esito di un rapporto di stima e di amicizia. Aldilà del contributo originale che egli offre da tempo al confronto pubblico sui concetti di genere e identità, anche al di fuori dei confini della dimensione strettamente vestimentaria, Random Identities nasce – almeno così ci appare – da una spinta interiore di Pilati a esprimere sé stesso attraverso la moda, un’ossessione al vestirsi che è il risultato di decenni di integrità, lavoro e continuo apprendimento”.
“Oggi questa sua urgenza creativa si manifesta con ancora maggior libertà di espressione – continua Cianchi - e sente l’esigenza di confrontarsi direttamente con chi indossa i suoi vestiti, anche attraverso i social media. Non c’è voluto molto altro per convincerci a iniziare subito a lavorare insieme...”.
a nuova collezione del brand, lanciato online dal designer nel 2017, è stata protagonista di una speciale sfilata-evento – la prima dal vivo, per il marchio – alla Stazione Leopolda di Firenze, giovedì 9 gennaio.
Su di una passerella di luce, si sono susseguiti look ready-to-wear concepiti espressamente per l’era digitale e in diretto contrasto con quello che Pilati definisce un “massimalismo dirompente”.
“Oggi il vero lusso è il tempo; io non voglio sprecare il mio per rispondere ad ansie istituzionalizzate. Preferirei fermarmi e farlo evolvere in modo diverso”, fa sapere il designer.
Random Identities è la sua risposta, segnata da un atteggiamento fluido e versatile, all'esigenza di definirsi senza etichettarsi. Una collezione che parla da sola, secondo una visione originale che coniuga grande esperienza e conoscenza del design, della sartoria e della silhouette.
“Presentare in anteprima a Pitti Uomo il nuovo progetto di Stefano Pilati, Random Identities, è anzitutto un grande piacere – dice Lapo Cianchi, direttore comunicazione ed eventi di Pitti Immagine – e il naturale, atteso, esito di un rapporto di stima e di amicizia. Aldilà del contributo originale che egli offre da tempo al confronto pubblico sui concetti di genere e identità, anche al di fuori dei confini della dimensione strettamente vestimentaria, Random Identities nasce – almeno così ci appare – da una spinta interiore di Pilati a esprimere sé stesso attraverso la moda, un’ossessione al vestirsi che è il risultato di decenni di integrità, lavoro e continuo apprendimento”.
“Oggi questa sua urgenza creativa si manifesta con ancora maggior libertà di espressione – continua Cianchi - e sente l’esigenza di confrontarsi direttamente con chi indossa i suoi vestiti, anche attraverso i social media. Non c’è voluto molto altro per convincerci a iniziare subito a lavorare insieme...”.