Brand Profile
Save The Duck, il brand di outerwear e lifestyle 100% animal-free, nasce nel 2012 a Milano da un’idea di Nicolas Bargi.
B Corp e "Società Benefit" dal 2019, si rivolge al mercato globale e a un pubblico in crescita, molto sensibile alle tematiche ambientali e al benessere degli animali. Il nome stesso è un manifesto: salvare le anatre, rinunciando all’uso di piume e materiali di origine animale. Al loro posto, l’azienda introduce PLUMTECH®, un’ovatta sintetica leggera e performante, capace di garantire calore e comfort senza compromessi etici. I capi di Save The Duck non sono solo privi di piume, ma non utilizzano pelle, pellicce o altre materie prime di origine animale. Il logo è una papera che fischietta, spensierata, perché "è stata salvata". L'azienda ha stimato che, dall’inizio della sua attività; sono state evitate pratiche crudeli di spiumaggio su oltre 55 milioni di esemplari.
Save The Duck mantiene un volume di donazioni pari all'1% del suo fatturato annuo, per sostenere iniziative, associazioni e organizzazioni benefiche italiane e internazionali che mirano alla protezione degli animali, alla salvaguardia delle risorse naturali e alla tutela dei diritti umani.
Dal 2018, con l’apertura del primo flagship store a Milano, il brand rafforza la propria identità e accelera il percorso di crescita all’estero, conquistando mercati chiave come gli Stati Uniti e l’Asia. L’azienda, al momento, è arrivata a quota undici negozi monomarca (tre a Milano, oltre a Bolzano, Bologna, Firenze, Roma, Palermo, Venezia e Orio al Serio e New York), due outlet (in Italia, Serravalle e Castelromano) e numerosi pop-up store in tutto il mondo.
Il perno su cui ruotano i pillar aziendali è racchiuso nella parola RESPECT_. Rispetto per gli animali, per il pianeta e per le persone, che Save The Duck concretizza con le sue iniziative, piani di ricerca e sviluppo e progetti di innovazione.